8. Sos Tenores

8. Sos Tenores

  • Percorso Demo - Etno - Antropologico
  • Sottopercorso Tra identità e tradizione: fasi della vita
  • Installazione Piazza San Leonardo

Il canto a tenore (in sardo cantu a tenore) è un genere di canto corale sardo ed espressione artistica, di matrice originale e autoctona, sviluppato nell’ambito della cultura agro-pastorale della Sardegna. Il canto a tenore nel 2005 è stato proclamato Patrimonio immateriale dall’UNESCO e quindi inserito nella Representative List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity dal 2008.

È una forma di canto polifonico eseguito da un gruppo di quattro uomini usando quattro diverse voci chiamate bassu, contra, boche e mesu boche. E’ caratterizzato dal timbro profondo e gutturale del bassu e delle controvoci ed è eseguito in piedi in circolo. I solisti cantano un pezzo di prosa o poesia, che può anche appartenere a forme di espressioni culturali contemporanee, mentre le altre voci fanno un coro di accompagnamento.

Le notizie sulle origini del canto a tenore sono vaghe e non è quindi possibile individuare una precisa datazione.

Si ritiene che possa essere nato come l’imitazione delle voci della natura: su bassu imiterebbe il muggito del bue, sa contra il belato della pecora e sa mesu boche il verso dell’agnello, mentre il solista, sa boche, impersona l’uomo stesso, colui che è riuscito a dominare la natura. Secondo la tradizione, i pastori potrebbero quindi aver sviluppato queste forme di canto per stabilire un contatto con le entità spirituali che pervadono tutte le cose, acquisendo la loro forza attraverso l’imitazione dei versi degli animali e della natura.

Il canto a tenore in Sardegna è praticato da circa 3500 persone, prevalentemente nel centro dell’Isola e in un centinaio di paesi. Tra questi c’è Loculi.

Il gruppo dei tenores di Loculi è stato formato nel 2006 grazie all’incoraggiamento di alcuni anziani del paese, studiosi e appassionati del canto a tenore.

La formazione originaria era costituita da quattro persone: Antonello, Massimo, Francesco e Pietro e ha visto, nel corso degli anni, l’alternanza di numerosi altri giovani.

La foto infatti ritrae Dino, Antonio, Francesco e Giovanni.

Il gruppo si chiama di Santu Pretu, in onore al Santo patrono del paese. La vocazione al Santo, ed in generale  religiosa, è ben percettibile anche nel loro repertorio musicale. Questo include principalmente sos gosos, canti devozionali e paraliturgici, di provenienza iberica ma diffusi in Sardegna e composti in lingua sarda, e canti in onore di sa Defessa, Madonna protettrice di Loculi. Non mancano inoltre sos muttos, i cui testi sono basati su versi improvvisati basati tradizionalmente su temi amorosi, scherzosi o polemici. Le modalità di canto sono molteplici: boche seria antica, boche lestra, diversi tipi di boche ballu a seconda delle occasioni. I tenores di Loculi sono i protagonisti di diversi eventi, in ambito locale, regionale, nazionale ed internazionale.